3 ricoveri al Bambin Gesù di Roma per meningite

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Tre bambini di 2, 3 e 5 mesi, hanno contratto il batterio in contesti totalmente differenti

Tre nuovi ricoveri per meningite da Haemophilus influenzae di tipo B all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. I tre lattanti, di 2, 3 e 5 mesi, uno dei quali in terapia intensiva per la criticità delle sue condizioni, hanno contratto il batterio in contesti totalmente differenti. Si tratta di una forma di meningite che si riteneva ormai debellata. Gli ultimi casi in Italia risalgono al 2003, quando fu contratta da 5 bambini, e l’ultimo registrato è stato nel 2012.

Sotto accusa, secondo molti medici, il calo delle vaccinazioni, per il quale all’inizio del 2015 l’Italia ha ricevuto un richiamo ufficiale da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

“La meningite – si legge nella nota diffusa dall’Ospedale Bambino Gesù di Roma – è una malattia grave. Nonostante i progressi della medicina nella rianimazione e nell’assistenza al paziente, la mortalità non è diminuita: 1 persona su 5 perde la vita. Nel caso della forma causata dal meningococco, ad esempio, dall’insorgenza della malattia al decesso passano meno di 20 ore. Il 50% di chi si ammala di meningite guarisce completamente, il 30% sopravvive riportando conseguenze anche molto gravi (15 bambini su 100 hanno complicanze così gravi da richiedere protesi acustiche o degli arti). In questo caso il costo sociale e sanitario è altissimo: ogni bambino che riporta gravi danni dalla malattia costerà al Sistema Sanitario Nazionale, nell’arco della vita, da 1 milione e 200 mila a 3 milioni di euro. I vaccini contro la meningite sono gratuiti.”

“I bambini possono essere sottoposti a vaccinazione nella propria Asl di appartenenza, presso i Centri vaccinali capillarmente diffusi su tutto il territorio nazionale o presso i pediatri. Circa i rischi connessi alle vaccinazioni è sicuramente confortante il dato che all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è operativo da anni un servizio vaccinale – prioritariamente dedicato ai bambini considerati a rischio di reazioni avverse – dove vengono eseguite circa 800 vaccinazioni l’anno e dove non è mai stata riscontrata una reazione avversa maggiore”.

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