Roma, ultras olandesi devastano il centro di Roma

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Ieri la guerriglia dei tifosi olandesi a Roma. Condanne dal web e da esponenti politici

Bottiglie e cartacce gettate come se nulla fosse nella fontana della Barcaccia,  capolavoro di Bernini del 1.600 appena restaurato e che, a detta della Sovrintendenza per i Beni Culturali, presenta ora diverse scheggiature. Sporcizia ovunque a Campo de’ Fiori, piazza di Spagna e in molte vie del Centro Storico di Roma. Così i tifosi del Feyenoord, arrivati ieri nella Capitale per la partita dell’Europa League, hanno lasciato la città.

I disordini erano cominciati nel primo pomeriggio, con decine di tifosi già ubriachi, vetri e cartacce ovunque, fumogeni e risse in strada che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. I responsabili sono, poi, stati messi su un pullman che li ha portati allo stadio a vedere la partita come se nulla fosse.

La vicenda ha suscitato critiche e indignazione sul web e da parte di esponenti politici e delle istituzioni. La questura fa sapere che molti dei tifosi erano senza biglietto e, per questo, il numero degli ultras atteso era sottostimato. «Per fermarli — spiegano i responsabili della sicurezza — avremmo dovuto ordinare “cariche” in mezzo alla gente in pieno giorno e questo rischiava di provocare conseguenze ben più gravi». I tifosi olandesi che sono stati arrestati sono 28, 13 gli agenti rimasti feriti.

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