Crisi nell’azienda, che rischia la liquidazione per effetto della riduzione del capitale sociale al di sotto del terzo
C’è aria di crisi profonda all’interno di Roma Metropolitane, dove ben 57 dipendenti potrebbero perdere il posto. La società è a rischio liquidazione a causa della riduzione del capitale sociale al di sotto del terzo, e che ha spinto il presidente Paolo Omodeo Salè a presentare ai consiglieri un piano di risanamento che prevede il taglio di 7 degli attuali 9 dirigenti e di cinquanta lavoratori sui circa 200 attualmente in organico.
La riduzione del numero dei lavoratori sembrerebbe essere necessaria, in quanto, come messo a verbale dal Cda dell’azienda, “l’unica leva sulla quale la società può oggi agire per ottemperare alle disposizioni impartite dal Socio Unico è il contenimento dei costi del personale, in considerazione del fatto che tutte le altre voci di costo sono state già drasticamente ridotte nel tempo”.
L’ex Sindaco Ignazio Marino aveva suggerito di prendere in considerazione “possibili sinergie da cogliere nell’ambito delle altre società del Gruppo Roma Capitale e, eventualmente, anche sul libero mercato nei limiti del fatturato consentito per le società in house dalle vigenti disposizioni di legge”, ma toccherà ora al neo insediato commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, gestire al meglio e alla svelta questa delicata situazione.