A Roma la quarantesima edizione dei “100 Presepi”

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Presso la Basilica di Santa Maria del Popolo, fino al 10 gennaio, la Natività rappresentata da artisti da tutto il mondo

A Roma torna l’attesa mostra dei 100 Presepi, che quest’anno festegggia la quarantttttttesima edizione. Fino al 10 gennaio, presso le Sale del Bramante in Santa Maria del Popolo, in Piazza del Popolo, saranno esposti presepi realizzati da artisti provenienti da ogni parte del mondo e con vari tipi di materiali, molti dei quali decisamente insoliti.

Il nome dell’evento fa riferimento alle sue prime edizioni, quando i presepi esposti erano, appunto, cento, andando, poi, ad aumentare di numero nel corso degli anni.

I presepi esposti, tutti diversi ogni anno, provengono da quasi tutte le regioni italiane e da molti paesi esteri, come Belgio, Croazia, El Salvador, Estonia, Germania, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria, Repubblica Cina-Taiwan, Corea del Sud, Filippine, Giappone, Indonesia, Mongolia, Thailandia, Vietnam, Guatemala, Panama, Cile, Colombia, Cuba, Ecuador, Guyana e Perù.

La particolarità dei presepi esposti, sta nell’inusualità dei materiali utilizzati per rappresentare la Natività: pasta alimentare, cioccolato, sughero, argilla, riso, conchiglie, porcellana, ferro battuto, candele d’auto, parti metalliche di automobili, semi di zucca, palline da ping pong e moltissimi altri. Oltre a questo, ad affascinare il pubblico sono anche le diverse ambientazioni nelle quali viene inserita la Sacra Famiglia, spesso anche in base all’origine dell’artista che la realizza che inserisce nella propria opera testimonianza della cultura, delle tradizioni e del folklore del territorio di provenienza.

Per il 2015, in occasione del Giubileo Straordinario indetto da Papa Francesco, all’evento è stato conferito il logo del Giubileo Straordinario della Misericordia divenendo, così, evento ufficiale dell’Anno Santo. La mostra si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il patrocinio della Conferenza Episcopale Italiana e del Pontificium Consilium de Cultura e con i patrocini del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, della Regione Lazio, di Roma Capitale.

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