La Senna è troppo inquinata, gli atleti olimpici vomitano ripetutamente

Sono settimane che si discute sulla qualità delle acque della Senna, e dell’eccessiva concentrazione, tra le altre cose, di Escherichia coli. Nonostante le rassicurazioni delle autorità e il tuffo simbolico della sindaca di Parigi nelle acque del fiume francese, in molti avevano sollevato dubbi sull’idoneità di ospitare le gare olimpiche.

La gara di triathlon, in particolare, ha visto gli atleti affrontare sfide estreme, dovute non tanto alla difficoltà di nuotare in un fiume cercando di vincerne la corrente, quanto proprio per le caratteristiche delle sue acque.

La sfida della Senna: Triathlon tra vittorie, proteste e problemi di salute

Il triathlon olimpico, che comprende 1,5 km di nuoto, 40 km di bicicletta e 10 km di corsa, si è svolto lungo il corso della Senna, offrendo una scenografia iconica ma anche un percorso insidioso. La decisione di utilizzare la Senna come parte del percorso è stata accolta con entusiasmo per il suo valore simbolico, ma anche con preoccupazione a causa dell’inquinamento noto del fiume.

Nonostante le rassicurazioni del comitato organizzatore sulle condizioni di sicurezza delle acque dopo rigorosi test, diversi atleti hanno riscontrato seri problemi di salute. Il caso più eclatante è stato quello del canadese Tyler Mislawchuk, che ha raccontato di aver vomitato dieci volte durante e dopo la gara. Le immagini televisive hanno mostrato un Mislawchuk visibilmente esausto, piegarsi in due e vomitare copiosamente subito dopo aver tagliato il traguardo, sintomo del grave stress fisico a cui è stato sottoposto.

La competizione si è svolta in condizioni di caldo e umidità particolarmente opprimenti, fattori che hanno ulteriormente messo alla prova la resistenza degli atleti. Molti di loro sono apparsi stremati al traguardo, collassando a terra nel tentativo di recuperare le forze. Queste scene hanno sollevato preoccupazioni e alimentato polemiche sulla sicurezza del percorso e la gestione dell’evento.

Vittorie di prestigio

Nonostante le difficoltà, la gara ha visto trionfare atleti di altissimo livello. Nella categoria maschile, il britannico Alex Yee ha conquistato la medaglia d’oro con una straordinaria rimonta finale, superando il neozelandese Hayden Wilde, che sembrava avviato verso la vittoria. Il francese Leo Bergere ha completato il podio con un’ottima prestazione.

Nella categoria femminile, la francese Cassandre Beaugrand ha regalato al pubblico di casa una emozionante medaglia d’oro, precedendo la svizzera Julie Derron e la britannica Beth Potter. La vittoria di Beaugrand ha infuso un grande entusiasmo tra i tifosi francesi, rappresentando un momento di orgoglio nazionale.

Controversie e dibattiti sull’inquinamento della Senna

La qualità delle acque della Senna è stata un argomento di acceso dibattito. La gara era stata inizialmente rinviata a causa di livelli di batteri Escherichia coli superiori ai limiti consentiti. Nonostante gli sforzi di bonifica e i successivi test che avevano dichiarato le acque sicure, i problemi di salute lamentati dagli atleti hanno riacceso le polemiche. Diversi esperti hanno sollevato dubbi sull’efficacia degli interventi di bonifica e sulla reale sicurezza del fiume per eventi sportivi di tale portata.

Le Olimpiadi di Parigi 2024 hanno visto una gara di triathlon memorabile, caratterizzata da straordinarie prestazioni atletiche ma anche da significative difficoltà e polemiche. La vittoria di Alex Yee e Cassandre Beaugrand rimarrà negli annali dello sport, ma i problemi di salute riscontrati dagli atleti pongono serie questioni sulla sicurezza e sulla gestione ambientale. Mentre il mondo celebra i successi olimpici, resta fondamentale affrontare e risolvere le criticità emerse, per garantire competizioni sicure e sostenibili in futuro.

Photo credit: https://www.facebook.com/Paris2024

Lascia un commento