L’Assessorato ai Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione Autonoma Valle d’Aosta annuncia l’inaugurazione della mostra Aosta e Pompei. Riflessi della Concordia augustea alle origini dell’Impero, che si terrà giovedì 8 maggio 2025 alle ore 18 presso il MegaMuseo di Aosta.
La mostra si inserisce in un anno particolarmente significativo: il 2025 segna infatti i 2050 anni dalla fondazione di Augusta Praetoria Salassorum (Aosta), avvenuta nel 25 a.C. per volontà dell’imperatore Augusto. Questa ricorrenza offre l’opportunità ideale per approfondire il ruolo di Aosta come esempio emblematico della capacità romana di adattare i propri modelli culturali, sociali e urbanistici a contesti geografici diversi.
«Questa esposizione inedita e di ampio respiro», sottolinea l’Assessore Jean Pierre Guichardaz, «è stata resa possibile grazie ai prestiti concessi da importanti istituzioni italiane ed è ospitata in un sito museale unico in Europa per interesse e dimensioni. Il MegaMuseo di Aosta è una realtà culturale in costante crescita e al centro della nostra strategia di valorizzazione. Auspichiamo che la cultura diventi sempre più il motore dello sviluppo regionale e che le celebrazioni per i 2050 anni della città romana, frutto della collaborazione tra Assessorato e Comune di Aosta, possano coinvolgere cittadini, turisti e un pubblico internazionale».

Curata da Patrizia Fortini e Cristiano Benedetto De Vita, la mostra mette in dialogo due città lontane ma unite dalla visione politica di Augusto: trasformare la varietà dei territori dell’Impero in una civiltà condivisa. Aosta, città di fondazione strategica, rappresenta un modello urbanistico e amministrativo; Pompei, con il suo straordinario patrimonio, riflette l’adesione culturale all’ideale augusteo, incarnato dalla statua della dea Concordia Augusta, simbolo di armonia sociale e coesione tra popoli. Attraverso reperti, opere d’arte e oggetti della vita quotidiana, l’esposizione racconta come il progetto di unificazione di Augusto abbia saputo intrecciare politica, cultura e spiritualità, lasciando un’eredità capace di attraversare i secoli.
Particolare attenzione è dedicata al ruolo di Aosta nell’Impero Romano: situata lungo un asse strategico tra Italia e Europa settentrionale, la città offre un esempio eccezionale di pianificazione e controllo territoriale. Il confronto con Pompei mette in luce come la visione di Augusto abbia saputo armonizzare le diverse identità locali in un’unica grande entità: l’Impero Romano, dove tutti potevano considerarsi “Romani”, pur con differenti gradi di diritti politici e civili.
Abitanti di Augusta Praetoria e di Pompei, pur distanti geograficamente, condividevano stili di vita e attitudini culturali tipici dell’età augustea. Entrambi i centri subirono importanti trasformazioni urbanistiche e sociali sotto il primo impero. Il percorso espositivo restituisce così il legame profondo che univa queste due realtà all’azione di Augusto.
La mostra presenta una ricca selezione di reperti provenienti da Aosta e Pompei: statue, affreschi, epigrafi, strumenti d’uso quotidiano e oggetti rituali. A questi si aggiungono materiali provenienti dal territorio valdostano e da altri siti italiani, che arricchiscono il quadro sulle origini delle città romane. Hanno contribuito al prestito di opere prestigiose istituzioni come il Parco Archeologico di Pompei, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Parco Archeologico del Colosseo, i Musei Capitolini, il Museo Archeologico Nazionale di Ancona, i Parchi Archeologici di Paestum e Velia, il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, tra molti altri.
Opera simbolo della mostra è la statua della Concordia Augusta, proveniente dal portico di Eumachia a Pompei e concessa in prestito dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli: una testimonianza chiave del messaggio di concordia e pax romana promosso da Augusto.
Non mancano materiali inediti, frutto di recenti scavi e studi archeologici in Valle d’Aosta, che offrono nuove prospettive sullo sviluppo della colonia. Tra questi spiccano i reperti dagli accampamenti romani d’altura, come Col Fetita e Col Citrin: proiettili, punte di freccia, calzature militari e scudi che raccontano le fasi della conquista romana e l’importanza strategica della regione in un momento di svolta per l’Impero e per l’Europa.
Alla realizzazione della mostra ha lavorato un comitato scientifico composto da Patrizia Fortini, Cristiano Benedetto De Vita, Daria Jorioz, Alessandra Armirotti, Luigi Capogrossi Colognesi, Patrizio Pensabene, Maria Chiara Scappaticcio, Giuseppe Scarpati, ed Elena Tassi Scandone.
La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano-francese), edito da Franco Cosimo Panini Editore, in vendita al prezzo di € 39,00.
INFO SULLA MOSTRA AOSTA E POMPEI
Il biglietto della mostra, di 7 euro, è incluso nel prezzo per l’ingresso all’Area Megalitica.
Mostra inserita nel circuito Abbonamento Musei.
Orari di apertura: martedì-domenica, dalle 9 alle 19. Chiuso il lunedì.
La mostra resterà aperta fino al 28 settembre 2025.
Per informazioni
Megamuseo, Corso Saint-Martin-de Corléans 258, Aosta
tel +39 0165 552420
e-mail: beniculturali@regione.vda.it