Roma apre una nuova pagina per le librerie cittadine: entro il 2026 anche questi spazi culturali potranno richiedere l’Occupazione di Suolo Pubblico (OSP) per ampliare la propria attività all’esterno con tavolini e servizi accessori di caffetteria, trasformando le botteghe del libro in veri e propri luoghi di socialità urbana.
La novità è stata illustrata dall’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio, che ha sottolineato come questa possibilità – finora esclusiva di bar, ristoranti e altre attività di somministrazione – potrà essere estesa anche alle librerie di piccole dimensioni, tra i 50 e i 100 m², e nelle aree più protette della città come il centro storico e il perimetro UNESCO.
Un obiettivo culturale e sociale
L’iniziativa non è solo un’opportunità commerciale, ma un progetto culturale con una visione ben precisa: rafforzare il ruolo delle librerie come presìdi culturali di comunità. Spazi che non siano solo punti vendita, ma luoghi di incontro, lettura, dibattito e socialità anche all’aperto, contribuendo a un’offerta urbana più viva e attrattiva.
Secondo quanto annunciato, le prime sperimentazioni saranno avviate già nei prossimi anni, con l’obiettivo di fare delle librerie capitoline punti di aggregazione sia per i residenti sia per i turisti, rendendo più dinamici i quartieri e migliorando la qualità della vita nel tessuto urbano.

Una novità per tutto il tessuto urbano
Questa apertura riguarda non solo le grandi librerie o quelle già dotate di spazi esterni, ma anche le librerie più piccole e indipendenti, spesso cuore pulsante di quartiere. Potranno così ampliare la loro offerta con dehors, tavolini e servizi che favoriscano attività culturali anche all’aperto, superando alcuni vincoli normativi precedenti che limitavano fortemente queste possibilità soprattutto nei contesti storici o vincolati.
Dalla normativa generale all’opportunità per le librerie
È importante ricordare che, più in generale, Roma ha da marzo 2025 approvato un nuovo Regolamento per l’Occupazione di Suolo Pubblico, che ridefinisce criteri e procedure per dehors, tavolini e spazi esterni per le attività di somministrazione di alimenti e bevande. Tale disciplina più chiara e moderna è stata accompagnata da una proroga ai termini di adeguamento fino al 31 marzo 2026.
La novità specifica per le librerie rappresenta un passo avanti nel dialogo tra amministrazione e categorie culturali, e potrebbe cambiare in modo significativo il modo in cui si vive la città a livello locale, diffondendo luoghi di aggregazione capaci di valorizzare la lettura e la cultura nel cuore di Roma.