Bentornato allo storico quotidiano fondato da Antonio Gramsci, che si presenta ora sotto una nuova veste
Da oggi torna in edicola l’edizione cartacea de L’Unità, storico quotidiano di sinistra fondato da Antonio Gramsci nel 1924, che dal primo agosto 2014 aveva sospeso la pubblicazione a causa del fallimento della precedente società. Alla guida della redazione ci sarà il nuovo direttore Erasmo D’Angelis, giornalista con un passato in Rai e al Manifesto.
Come spiegato dal direttore, la nuova impostazione del giornale sarà quella di un mezzo di approfondimento delle notizie, consapevole del fatto che per la carta stampata è difficile stare “sul pezzo” con notizie dell’ultimo minuto, come, ad esempio, i tg televisivi o le edizioni web. L’Unità, dunque, entrerà nel vivo degli argomenti, approfondendoli e analizzandoli, fornendo interessanti chiavi di lettura e spaziando tra gli argomenti.
Proprio la scelta degli argomenti da trattare è, forse, l’aspetto più innovativo della nuova impostazione. Sul numero di oggi, ad esempio, è stato pubblicato per intero il testo dell’enciclica di Papa Francesco. Quasi duecento pagine del documento ecologista del Pontefice, con il commento del presidente del Pontificio Consiglio “giustizia e Pace”. Sono ben lontani, dunque i tempi nei quali alla “buona stampa” cattolica si contrapponeva drasticamente il quotidiano del Pci.
“Riportare il quotidiano in edicola era un mio impegno personale, oggi è una promessa mantenuta – ha spiegato il premier Matteo Renzi in una lettera inviata agli iscritti al Pd, tra i finanziatori del giornale. Il segretario del partito Democratico aggiunge poi che a suo avviso l’Unità debba essere “uno spazio di libertà, di confronto, di discussione. Che ci aiuti a raccontare l’Italia bella, quella che non si arrende, quella dei tantissimi circoli che fanno iniziative di livello, quella del volontariato e dell’associazionismo. L’Unità che vuol bene all’Italia”
Immagine: Vignetta di Staino per il ritorno de l’Unità in edicola