A Roma un esempio di architettura liberty unico al mondo, dall’estro creativo dell’architetto Gino Coppedè
Nascosto tra i quartieri romani Salario e Trieste, si trova un piccolo tesoro, del quale non tutti sono a conoscenza. Stiamo parlando del Quartiere Coppedè, situato tra piazza Buenos Aires (chiamata dai romani anche Piazza Quadrata) e via Tagliamento, e che conta in totale diciotto palazzi e ventisette tra palazzine ed edifici, costruiti intorno al nucleo centrale di piazza Mincio, vero cuore del quartiere.
Un esempio architettonico unico nel suo genere, realizzato da Luigi Coppedè, noto anche come Gino, che fonde insieme liberty, neogotico, kitsch, barocco e modernismo.

Cuore del quartiere è piazza Mincio, al centro della quale troneggia la Fontana delle Rane, in stile barocco. Una vasca circolare posta su una piattaforma quadrilobata che presenta ad ogni lobo una grande conchiglia molto decorata, sostenuta sulle spalle da due figure umane, una di schiena all’altra. Al centro di ogni conchiglia, sul bordo, si trova una rana dalla cui bocca esce acqua. La fontana è nota anche per il bagno che i Beatles vi fecero vestiti, dopo un loro concerto tenuto nello storico locale Piper, a due passi dalla piazza.

La cosa più particolare dell’intero quartiere è, senza ombra di dubbio, l’arco con lampadario tra i Palazzi degli ambasciatori, all’angolo tra via Arno e via Tagliamento. Un lampadario in ferro battuto, che pende dalla volta interna di un arco decorato con motivi asimmetrici.

L’intero quartiere è avvolto da un’atmosfera quasi fiabesca ed estremamente suggestiva. Tutti gli edifici presentano, infatti, particolari raffinati e ricercati, raffinatissime facciate esterne, dorate e con numerose figure dipinte sopra.

In passato, in quartiere ha fatto da set cinematografico per molti film, tra i quali anche L’uccello dalle piume di cristallo e Inferno di Dario Argento.
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