Termini Underground: Noi, i ragazzi della Stazione Termini, verso il Teatro Brancaccio.

il

Dieci anni raccontati con la musica la danza e le parole da una generazione che non ha voluto rinunciare ai suoi sogni.

Nella saletta ex Dopo Lavoro Ferroviario della Stazione Termini, diventata per tutti Termini Underground, avviene l’esperimento rivoluzionario che il 29 aprile alle 21, porta sul palcoscenico del Teatro Brancaccio 50 ragazzi tra ballerini attori e musicisti, con la direzione artistica di Angela Cocozza. Lo spettacolo racconta la storia vera di una banda giovanile formata per lo più da ragazzi di origine straniera, con un talento particolare per la danza, che incrocia il percorso di una coreografa con la quale, per curiosità reciproca, accettano la sfida di incamminarsi in un percorso artistico comune. Partendo dal Teatro del Lido di Ostia, passando per l’Accademia Nazionale di Danza, il teatro Vascello, il Palladium, l’Auditorium Parco della Musica, fino ad arrivare allo spettacolo al Brancaccio di Roma la crew di Termini Underground ha condiviso le storie del mondo dell’Hip Hop con i suoi esponenti e i suoi ideali, i suoi luoghi e le sue espressioni.

La narrazione avrà come filo conduttore i tanti spettacoli ed esibizioni che la crew ha messo in scena in questi 10 anni, dallo spettacolo Aeneas, alla pellicola cinematografica Balla con noi, al documentario Termini Underground presentato al Festival del Cinema di Roma, il tutto miscelato alle storia di vita dei ragazzi. Si metterà in scena il mondo giovanile dell’Hip Hop che, con i suoi linguaggi e con i suoi artisti più rappresentativi, è riuscito a creare legami ed interazioni con altri linguaggi corporei e musicali per lanciare un messaggio a sostegno di tutti quei giovani talenti che per diversi motivi rischiano di essere esclusi dalla società a cui pure appartengono. E’ una storia d’integrazione diversa, che ha scelto la via dell’interazione. E’ la storia anche dei tanti no detti a chi nei ragazzi vedeva solo degli immigrati di seconda generazione e non il loro talento, con l’esigenza di essere trattati e considerati come gli altri e non come una specie protetta.

Sul palco anche i De Klan, crew pluricampione d’Italia che con Termini Underground ha un legame speciale e Juru artista ( cantante/rapper, ballerino) di origini ruandesi leader della band FKM con il compositore funk Lazy Cat. Insieme ai ragazzi di Termini, poi, il compositore polistrumentista di Stefano Saletti che con la sua musica da sempre rappresenta uno dei migliori esempi di contaminazione tra generi e sonorità.

 

Lascia un commento