Gli imperatori dell’età dell’angoscia ..o meglio: se li conosci li eviti!

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Una lezione spettacolo ai Musei Capitolini per approfondire la storia e divertirsi con l’arte

Domenica 6 settembre, ore 10.30, ai Musei Capitolini, presso l’Esedra di Marco Aurelio, terzo appuntamento con “Gli imperatori dell’età dell’angoscia… o meglio: se li conosci li eviti!”, un’occasione per avvicinare i visitatori a personaggi e storie della romanità in modo più immediato e coinvolgente.

La megalomania di Commodo, il dispotismo di Caracalla, la dissolutezza di Elagabalo. Tanti caratteri forti e, a volte, semplicemente “etichette” per descrivere grandi protagonisti della Roma antica. Eppure alcune figure rimangono poco note nella loro personalità e gestione del potere, pur approfondite sui libri e manuali di scuola.

Cosi, si ripercorreranno con la mente i consigli dati ai politici da Plutarco all’inizio di questa epoca tardo-imperiale e le passioni per eroi quale Alessandro Magno, attraversando le lande lontane sulle quali si gioca la vera battaglia per il potere. Ambizioni militari ed “espressionismo” artistico. Con Antonietta Bello si potrà scoprire se realmente quest’età fu “d’angoscia”, o connotata piuttosto da grandi cambiamenti sociali e nuove aspirazioni. E se davvero valeva per ogni imperatore la regola “Se li conosci li eviti!”

Con una varietà infinita di toni, in un crescendo incessante di comandanti eletti e poco dopo uccisi dal loro stesso esercito, si ripercorreranno voli e cadute di Commodo l’Ercole Romano, con i suoi travestimenti, la passione sfrenata per gli spettacoli dei gladiatori e la sua frenesia di ribattezzare ogni cosa con il proprio nome; o l’efferatezza di Caracalla che, con l’uccisione del fratello Geta, aprì una lunga scia di omicidi e che concesse la cittadinanza romana a tutti gli abitanti dell’Impero, pur di aumentare le entrate di un erario sempre più messo a rischio dalle spese militari. Nel corso dello spettacolo verrà anche raccontata la bellezza efebica del siriano Elagabalo, ucciso appena adolescente e crudelmente profanato nel corpo per la sua condotta lasciva, ma soprattutto per aver voluto sostituire i culti tradizionali cari al Senato con quello orientale del Dio Sole, del quale era sacerdote; fino a ricordare gli imperatori venuti da lontano, durante l’anarchia militare, come Massimino il Trace e Filippo l’Arabo.

La ‘lezione’ terminerà con Diocleziano, con la suddivisione dell’immenso territorio romano, ormai ingestibile, fra due Cesari ed altrettanti Augusti.

Ingresso gratuito per residenti
Età: dai 14 anni in su // Gruppo: 40 persone ad appuntamento
Durata: un’ora

Info e prenotazioni
060608 (tutti i giorno dalle 9.00 alle 21.00)

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